È arrivato ora anche in Italia il volume celebrativo per i vent’anni dalla serializzazione di uno dei più grandi manga degli anni 2000: Fullmetal Alchemist (Hagane no renkinjutsushi), di Hiromu Arakawa.
Il volume diventa un esercizio di memoria e gratitudine sia per i mangaka, sia per i fan dei due fratelli Elric: dal 12 luglio 2001 al 12 giugno 2010 la serie venne pubblicata sul Monthly Shonen Gangan. Accanto alla pubblicazione seriale, ci sono 27 volumi che raccolgono la storia, venduti in più di 70 milioni di copie in 25 lingue. Numeri incredibili, ai quali vanno aggiunti gli episodi delle animazioni, un film d’animazione e un live action, videogiochi e fanbook.
È impossibile sfuggire al fascino di questo Shōnen: si segue passo dopo passo la storia di due fratelli, Alphonse e Edward Elric, che cercano di scoprire come rimediare alla trasgressione fatta in tenera età. In un mondo dove l’alchimia è possibile, hanno cercato di fare ciò che era proibito: la trasmutazione umana, tentando di riportare in vita la madre deceduta. In fin dei conti, il principio base dell’alchimia è lo «scambio equivalente»: se metto gli elementi nelle proporzioni giuste, attivando un cerchio alchemico ottengo ciò che voglio. Ma non avviene così con la vita. I due fratelli si ritrovano dunque spaesati: Al bloccato all’interno di un’armatura, grazie al sacrificio di Ed, al quale mancano un braccio e una gamba.
Il ricordo di quella notte si trasforma in spinta per poter cercare la pietra filosofale, ciò che consente di andare oltre lo scambio equivalente. Le indagini e le avventure permettono di incontrare amici e nemici, vivere momenti di tensione e gag divertenti. Si affrontano temi impegnativi: la guerra, il sacrificio, il senso della vita, il potere, il peccato. Mai con pesantezza o superficialità, sempre con speranza, fino all’ultimo momento, quando si rende chiaro tutto il cammino.
L’ambientazione sembra il primo Novecento europeo, sebbene siamo nel regno immaginario di Amestris; i disegni sono assai curati e precisi, con un cambio di stile per sottolineare le gag o la caratterizzazione dei diversi personaggi. Ciascuno viene approfondito, e si arriva a diventarne familiari. Questo esercizio di memoria permette al lettore di ringraziare del viaggio fatto con loro, perché nella ricerca della verità del mondo di Edward e Alphonse si è posto anche lui domande sul senso del proprio mondo e della propria vita. Senza cerchi alchemici di supporto!