| |
In questa opera il padre cappuccino Massimiliano Noviello ci guida con maestria alla scoperta del pensiero di Maria Corsini, proclamata Beata nel 2001, insieme al marito.
Il volume comprende cinque capitoli. Nel primo viene delineato il profilo storico-biografico e spirituale di Maria Corsini che, unitasi in matrimonio con Luigi Beltrame Quattrocchi, realizzò quell’ideale di famiglia fortemente ispirato ai valori cristiani. Partendo dalla tesi che vede il matrimonio cristiano come un cammino verso Dio, un substrato su cui innestare e far crescere la prima forma di Chiesa, la famiglia, e come mezzo per il raggiungimento della santità, vengono illustrate le tappe del suo lungo tirocinio di autoformazione, cogliendone l’attualizzazione delle realtà del Vangelo, unica via del vero apprendimento per l’insegnamento e l’annuncio.
Il secondo capitolo ci mostra come nella costruzione del profilo umano-spirituale di Corsini l’influenza mariana, incentrata sui tre termini ricavati dalla vita della Vergine Maria – Fiat, Adveniat, Magnificat (cfr p. 69) –, sia determinante per una teologia ancorata e vissuta nel quotidiano. Riconoscere a Maria il posto che il dogma e la tradizione le assegnano significa essere saldamente radicati nella cristologia autentica, come insegna la Lumen gentium: «La Chiesa, pensando a lei [Maria] con pietà filiale e contemplandola alla luce del Verbo fatto uomo, […] si va sempre più conformando con il suo Sposo» (n. 65).
Nel terzo e quarto capitolo, l’A., attraverso l’analisi filologica dei testi di Corsini, delinea le linee pedagogiche da lei attuate nel contesto della famiglia, che determinarono, per i suoi membri, un’esperienza di vita e di fede. Di ogni testo viene data un’esaustiva sintesi, da cui ricavare il filo rosso del «modello educativo» della Beata. Il concetto di educazione che ritroviamo è basato su una morale non astratta, né tantomeno generica, bensì «positiva e concreta, la quale, al di fuori di ogni preconcetto, non può cercarsi che nel Vangelo» (p. 16). Essa viene realizzata non da «persone estranee al fanciullo», ma da quel soggetto, la madre, «che più di ogni altro riesce a coglierne le esigenze, essendole propria, in qualità di datrice di vita, una particolare capacità di lettura delle più intime sfumature dell’animo» (p. 116).
Maria Corsini è morta il 26 agosto 1965, all’età di 81 anni, pochi mesi prima della chiusura del Concilio Vaticano II. Il quinto capitolo ci mostra come lei abbia seguìto con grande interesse gli eventi conciliari, accogliendone con gioia i primi documenti, in particolare la Lumen gentium, con la quale la Chiesa sottolineava la soggettualità dei laici nella realtà ecclesiale, riconosceva la medesima dignità a tutti i battezzati e la loro partecipazione alla funzione «sacerdotale, profetica e regale» di Cristo.
Quello dunque che ci viene presentato in questo studio è un cammino luminoso e pieno di speranza in tempi difficili per le famiglie, i giovani e gli adulti. È un bell’esempio di attualizzazione dei princìpi di vita cristiana fondati sui Vangeli.