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Nell’anno in cui si sta celebrando il Giubileo, lo scritto del saggista Paolo Gulisano è un valido aiuto per chi vuole vivere ancora più intensamente una delle più straordinarie realtà della Chiesa cattolica nella sua storia bimillenaria. Istituito al culmine del Medioevo, nel 1300, il Giubileo è stato il risultato di una serie di concause, provenienti però principalmente dal desiderio di vivere un’intensa esperienza spirituale.
Se il libro dà risalto al dato storico, si sofferma anche – con il garbo tipico del suo A. – sugli aspetti necessari a ogni credente per vivere autenticamente la fede: «La parola “giubilo” e il verbo “giubilare” – spiega l’A. – sono strettamente connessi con il concetto di gioia. Il cristianesimo non è semplicemente l’osservanza di un insieme di regole e di leggi, ma è l’annuncio di un avvenimento di gioia, conseguenza della salvezza portata ad ogni persona da Gesù Cristo» (p. 22).
Il libro ripercorre la storia dei Giubilei, descrivendo ogni Anno Santo, compresi quelli straordinari, insieme alle figure di tutti i Papi che li hanno celebrati e ai grandi santi e agli Ordini religiosi che hanno impreziosito l’opera della Chiesa. Se il primo Giubileo della storia «fu un evento inaspettato, sorto quasi spontaneamente da un’ondata di spiritualità, di desiderio di perdono, di ricerca di fratellanza che si stava diffondendo in tutta la cristianità, come risposta agli odi e alle violenze dominanti in quell’epoca» (p. 25), l’ultimo è stato annunciato da papa Francesco dopo quello straordinario del 2015 («il primo Giubileo del terzo millennio, a lungo atteso dalla Chiesa») da tenersi nel 2025 e intitolato Peregrinantes in spem: «Pellegrini di speranza in un tempo difficile per la Chiesa e il mondo, ma – come abbiamo visto [in tutto il volume] – i tempi facili sono estremamente rari» (p. 198).
Riprendendo il tema dell’Anno Santo, mons. Fisichella, nella Prefazione, sottolinea che si tratta di «una pubblicazione sulla storia dei Giubilei» che sostiene anche quello di quest’anno, «pensato alla luce della speranza. Una speranza vera, che non delude, perché fondata sulla roccia dell’amore di Dio rivelato in Cristo» (p. 9).