fbpx

Seguici su:

Carrello Accedi Iscriviti alla newsletter
Menu

Attualità

  • Politica
  • Diritti
  • Economia
  • Ecologia
  • Mondo

Pontificato

  • Conversazioni
  • Magistero
  • Viaggi apostolici

Cultura e Società

  • Letteratura
  • Storia
  • Filosofia
  • Psicologia
  • Sociologia
  • Cinema
  • Arte
  • Musica
  • Media
  • Teatro

Scienza e Tecnologia

  • Fisica
  • Astronomia
  • Genetica
  • Intelligenza artificiale

Eventi

  • Conferenze
  • Presentazioni

Chiesa e Spiritualità

  • Bibbia
  • Dialogo interreligioso
  • Diritto canonico
  • Vita spirituale
  • Teologia
  • Santi
  • Patristica
  • Liturgia
  • Pastorale
  • Storie

Edizioni internazionali

RIVISTA CULTURALE DELLA COMPAGNIA DI GESÙ, FONDATA NEL 1850
Shop
Search
  • Attualità
  • Chiesa e spiritualità
  • Cultura e società
  • Scienza e tecnologia
  • Pontificato
  1. Homepage
  2. Attualità culturale
  3. Magna Mater, tra Roma e Zama
Attualità culturale

Magna Mater, tra Roma e Zama

Parco archeologico del Colosseo, dal 6 giugno al 5 novembre 2025.

Jaya Di Domenico

4 Settembre 2025

Quaderno 4197

Magna Mater tra Roma e Zama, Parco Archeologico del Colosseo, Roma.

La mostra Magna Mater tra Roma e Zama, promossa dal Parco archeologico del Colosseo insieme all’Institut National du Patrimoine Tunisien, vanta un’ampia curatela, con A. Russo, T. Baccouche, R. Alteri, A. De Cristofaro, S. Douggui-Roux, P. Pensabene, A. Picchione e A. Pujia. All’interno del Parco dei Fori Imperiali sei sono le sedi interessate: le Uccelliere Farnesiane, il Ninfeo della pioggia, il Tempio di Romolo, la Curia Iulia, il Museo del Foro Romano. Partendo dall’Anatolia, attraverso la Grecia, la Tunisia fino ad arrivare a Roma, si disvelano forme e fascinazioni del culto della Dea Madre. Al centro è la figura della dea Cibele, spesso accostata ad Attis, suo compagno. Si percorre il suo sviluppo dall’Anatolia, con Kubaba, figura della Grande Madre Terra, rappresentata nelle forme di una Venere dell’abbondanza, per arrivare in Grecia, dove si trasforma con caratteri fisici e attributi. Dalla terra si sale verso il cielo: la dea diviene la Grande Madre degli dèi, nella quale si legano i culti estatici e catartici. Insieme ad Attis, formano la coppia divina, a cui i greci chiedono protezione e benessere.

In un momento storico di paura, durante la seconda guerra punica, il culto della Magna Mater giunse poi nell’Urbe, quando, interrogati i Libri Sibillini, i sacerdoti fecero portare la Dea da Pessinunte a Roma. Così, il culto della Grande Madre fu adattato al rito romano, con un accento squisitamente politico, affidando alla dea il potere salvifico della Res Publica.

Ci si sposta poi nell’antica Zama Regia, il cui culto è raccontato attraverso sculture affascinanti, dai tratti ellenistici, impreziosite dall’uso della foglia d’oro: elemento che diviene testimone del sacro, tracciando un confine visibile tra il divino e l’umano.

L’ultima tappa della mostra narra del fascino della figura di Cibele, quando, dopo essere stata vietata con la proclamazione del cristianesimo, sarà portata nuovamente in auge in età rinascimentale e barocca con intento allegorico, continuando a essere immagine di fertilità, floridezza e, in senso lato, di rinascita politica.

La suggestione dei luoghi nei quali è distribuita la mostra non ha eguali, tuttavia stride la proiezione pensata per il Ninfeo della pioggia, non tanto nel desiderio di ricreare un ambiente coinvolgente con luci e musiche, quanto nella scelta di inserire una voce narrante che ripercorre quanto già disponibile sugli apparati didattici e sulla guida digitale (a cui si accede con la scansione del QR Code); ancor di più se questo excursus tematico viene presentato alla terza tappa della mostra.

Quello di Cibele è un viaggio anche iconografico: dall’aniconicità (la pietra nera) si giunge alla figura di una donna accompagnata da leoni, vestita con un chitone, un mantello e una corona turrita, mentre suona un timpano. Lo strumento musicale, anzi, è eloquente, perché la caratterizza tra gli dèi: le percussioni, la pelle, il suono che ne deriva sono legati alla sfera dionisiaca, estraniante, fatta di ritmi connessi alla terra, che legano più al suolo che al cielo. Cibele, infatti, è anche la dea che, tradita dal suo amante Attis, per vendicarsi gli induce la pazzia, portandolo ad autoevirarsi, morendo dissanguato. Gesto di cui si pente, e a cui pone rimedio Zeus, facendolo tornare in vita.

Nella devozione a Cibele si percepisce il timore che gli uomini nutrivano verso le divinità, custodi dei segreti della vita, eppure così umorali. Il mistero della ciclicità della natura era scandito dal ribollire delle viscere della terra, proprio come risuonava nelle percussioni della Dea Madre, o nel ruggito dei leoni e nel fruscio dei pini portati in processione.

Questa mostra non è solo un viaggio tra la Magna Grecia e l’Impero Romano, ma descrive le trasformazioni di un culto, l’adattarsi di esso a usi e contesti, alle sensibilità e bisogni dei popoli. Il visitatore è trasportato nell’antichità, in una dimensione rituale che non ci appartiene, dalla quale però ha preso forma tutto ciò che dopo è arrivato culturalmente e cultualmente, con analogie e differenze. Il cristianesimo si instaurerà con la sua dolcezza, proclamando la fede in un Amore gratuito, motore della Vita, lontano da quella devozione alla Dea Madre che di materno aveva ben poco; rispondendo invece al desiderio degli uomini di essere accolti in un grembo in cui generare Vita equivale a nutrire Speranza.

Magna Mater, tra Roma e Zama

Jaya Di Domenico

Dottoranda in Storia e Beni Culturali della Chiesa presso la Pontificia Università Gregoriana


4 Settembre 2025

Quaderno 4197

  • Anno 2025
  • Volume III

Commenta e condividi
Stampa l'articolo

Si parla di:

ArteReligioniStoria

Libri

Vedi tutti
Paolo Dall’Oglio

Il mio testamento

di Federico Lombardi
Franco Giulio Brambilla – Marco Vergottini

Cristiani testimoni per la Chiesa di oggi e di domani

di Roberto Cutaia
Giovanni Allevi

I nove doni

di Betty Vettukallumpurathu Varghese
Anna Danesi

Un Sogno d’oro

di Claudio Zonta
Paolo Dall’Oglio

Dialogo sempre con tutti

di Federico Lombardi
Jean De Saint-Cheron

Chi crede non è un borghese

di Vincenzo Ruggieri
A Cura Di Luca Ferracci

L’unità dei cristiani

di Paolo Gamberini
Primo Mazzolari

Oltre le sbarre, il fratello

di Massimo Gnezda
Elena Loewenthal

Breve storia (d’amore) dell’ebraico

di Paolo Cattorini
Flavio Cuniberto

Misteri berlinesi

di Enrico Paventi
Juan Antonio Guerrero Alves

Aprender a sentir en Cristo

di Fernando Chica Arellano
Kaveh Akbar

Il miracolo

di Christian Lefta
Silvia Camporesi e Andrea De Santis

Fotografare

di Betty Vettukallumpurathu Varghese
Paolo Gulisano

Giubileo. Origini e storia di un evento che avvicina l’uomo a Dio

di Samuele Pinna
A cura di Domenico Santangelo

La teologia sociale al servizio dell’evangelizzazione della società

di Domenico Degiorgis
Edoardo Albinati

I figli dell’istante

di Enrico Paventi

ABBONATI

Ogni mese la rivista cartacea e/o digitale su web e app con i nostri articoli su Società e politica, Teologia e spiritualità, Vita della Chiesa, Scienze Umane, Scienza e tecnologia, Arti e letteratura, in più la foto-notizia del mese e l’Attualità culturale.

Ogni settimana sulla tua email la Newsletter con i nostri articoli in anteprima, i nostri podcast, le news in tempo reale, le notizie dall’Osservatorio astronomico vaticano, il commento al Vangelo della domenica.

Scopri di più

Beatus Populus Cuius Dominus Deus Eius

La testata fruisce dei contributi diretti editoria L. 198/2016 e d.lgs 70/2017 (ex L. 250/90). Importo lordo erogato per l’anno 2023: € 297.125,03

  • Attualità
  • Cultura e società
  • Scienza e tecnologia
  • Chiesa e spiritualità
  • Eventi
  • Pontificato
  • Chi siamo
  • Le edizioni internazionali
  • Abbonati
  • Dona
  • Biblioteca
  • Shop
  • Ricerca
  • Newsletter
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
  • Termini e Condizioni
  • Condizioni di vendita
  • Pubblicità
  • Contatti
  • FAQ
  • Accedi
Icona del Livello A di conformità alle linee guida 1.0 del W3C-WAI riguardanti l'accessibilità dei contenuti del Web

© LA CIVILTÀ CATTOLICA 2025 | Partita iva 00946771003 | Iscrizione R.O.C. 6608

I diritti delle immagini e dei testi sono riservati. È espressamente vietata la loro riproduzione con qualsiasi mezzo e l'adattamento totale o parziale.