
Introduzione
Giuseppe Castiglione (nome cinese: 郎世寧 Lang Shining), nato nel 1688 da una distinta famiglia a Milano, è stato uno degli artisti più importanti della dinastia Qing. Poiché fin da piccolo dimostrava una spiccata attitudine per la pittura, gli fu impartita una rigorosa educazione artistica sotto la tutela di Carlo Cornara. Il suo stile artistico, tuttavia, mostra soprattutto l’influenza del confratello gesuita Andrea Pozzo, un maestro della prospettiva barocca, le cui tecniche innovative nella pittura illusionistica dei soffitti e nel trompe-l’œil architettonico avrebbero trovato risonanza nelle sue opere[1].
Il 16 gennaio 1707 Castiglione entrò nel noviziato dei gesuiti a Genova come fratello laico, iniziando una missione che avrebbe intrecciato per tutta la vita arte e fede. Dopo due anni di intensa formazione spirituale e intellettuale nel noviziato, fu inviato a Coimbra, in Portogallo, per prepararsi ulteriormente al suo lavoro missionario. Questo periodo, oltre che ad approfondire le sue conoscenze teologiche e culturali, servì anche a raffinare le sue capacità artistiche, preparandolo a un ruolo unico che avrebbe fatto da ponte tra Oriente e Occidente.
Il suo viaggio verso la Cina iniziò nel 1714 e culminò con il suo arrivo a Macao il 20 agosto 1715. Lì si immerse nello studio della lingua e della cultura cinese, finché, nel dicembre di quello stesso anno, fu convocato alla corte imperiale dell’imperatore Kangxi. Il suo eccezionale talento artistico ottenne rapidi riconoscimenti e lo portò a essere nominato pittore ufficiale nella corte Qing, una posizione che egli ricoprì sotto tre imperatori successivi: Kangxi, Yongzheng e Qianlong.
Le tecniche artistiche distintive di Castiglione, come pure la fusione, da lui operata, del realismo occidentale con l’estetica tradizionale cinese sono state oggetto di molti studi accademici. In questo articolo adottiamo un approccio diverso: piuttosto che offrire un’analisi puramente tecnica delle sue opere, esaminiamo alcuni dipinti per approfondire le modalità con cui riflettono elementi chiave del pensiero confuciano. Attraverso un attento esame delle sue creazioni artistiche, esploriamo le vie attraverso le quali Castiglione si è messo in relazione con gli ideali confuciani, integrandone sottilmente i princìpi filosofici nelle sue narrazioni visive ed espressioni artistiche.
Progettista dei palazzi in stile occidentale
Tra i numerosi contributi di Castiglione alla corte Qing, uno degli esiti più significativi fu la nomina, conferitagli nel 1747, durante il dodicesimo anno di regno dell’imperatore Qianlong, a capo progettista dei palazzi in stile occidentale (Xiyang Lou) di Yuanmingyuan, a Pechino, noti anche come «Antico Palazzo d’Estate». A quel tempo Castiglione
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