«SILENCE». Intervista a Martin Scorsese
Il 3 marzo 2016 ho suonato il campanello a casa Scorsese a New York: una giornata fredda, ma luminosa. Erano le 13,00. Vengo accolto in cucina, come in famiglia. La persona che mi fa entrare mi chiede se voglio un buon caffè. «Italiano», precisa. Accetto. Infreddolito. Ero arrivato a casa Scorsese un po’ in anticipo…