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Abitare nella possibilità

Danzare sul mondo

Claudio Zonta

21 Settembre 2024

Quaderno 4182

La vita è una danza (Francia-Belgio, 2022): così è stato tradotto in italiano il titolo del film En corps, diretto da Cédric Klapisch. Esso racconta con dolcezza e passione la vita di una giovane ballerina di danza classica dell’Opéra di Parigi, che, nel momento dell’esibizione de La Bayadère, scopre di essere tradita dal fidanzato e subisce poco dopo un grave infortunio alla caviglia durante un passo di danza sul palcoscenico. Questa è la crisi esistenziale del film che dovrà essere affrontata da Élise, la protagonista, interpretata da Marion Barbeau, attrice, ma soprattutto prima ballerina dell’Opéra di Parigi. In un istante Élise vede tutti i suoi sogni infrangersi in maniera drammatica e senza senso: l’amore tradito e il rischio della fine della carriera di ballerina di danza classica, desiderio e passione di tutta una vita, conclusasi proprio nel momento in cui si stavano aprendo prospettive importanti. Il corpo ha tradito, sembra sentire Élise!

Nel corso del film, inoltre, si scopre che un vuoto familiare rimane sempre nell’animo della danzatrice: la morte della madre e la figura di un padre che fatica a relazionarsi con le figlie. Questa è la zattera traballante tra le onde a cui si aggrappa Élise, la quale, come tutti i giovani, cerca di barcamenarsi e di trovare una propria direzione nella vita. Sebbene sia una ragazza che non si arrende, lo sconforto rimane sempre vivo nel suo animo.

Prova anche a distrarsi, buttandosi in altri lavori, seguendo una coppia eccentrica di amici che si propongono come cuochi itineranti in Bretagna per artisti. In una di queste performance culinarie Élise s’imbatterà in un gruppo di danza moderna, che le offrirà una diversa possibilità di continuare a ballare. È un mondo, quello contemporaneo, che la giovane non conosce, quasi inesistente per una ballerina di danza classica, in cerca della perfezione del movimento e dell’equilibrio impossibile. La danza underground mette in atto l’istinto, la parte più viscerale e sconosciuta dell’animo, che le permetterà di conoscere e conoscersi. È la rinascita di Élise, che a poco a poco riscopre la vita, cura le fragilità, continua a mettere in vibrazione i suoi talenti, sentendosi parte di un gruppo che ha voglia di ascoltare ed esprimere le proprie emozioni e i propri sentimenti. Caduta e rinascita, non solo professionale, ma anche umana e relazionale.

Danzare sul mondo

Claudio Zonta

Scrittore de La Civiltà Cattolica.

21 Settembre 2024

Quaderno 4182

  • Anno 2024
  • Volume III

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