Pubblichiamo un’anticipazione dell’ampia intervista (lunga 22 pagine) realizzata da padre Antonio Spadaro, direttore della rivista La Civiltà Cattolica al regista Martin Scorsese nella sua casa di New York. Negli Stati Uniti sta per uscire «Silence», il film che il cineasta ha tratto dal libro omonimo di Shusako Endo che narra il martirio dei missionari gesuiti nel Giappone buddista del 1600.

Suono il campanello di casa Scorsese a New York. È una giornata fredda, ma luminosa. Vengo accolto in cucina, come in famiglia. La persona che mi fa entrare mi chiede se voglio un buon caffè. «Italiano», precisa. Accetto. Infreddolito. Arriva Martin con passo svelto e col sorriso accogliente. La nostra conversazione, prima di passare al film, si sofferma sulle nostre radici comuni. Siamo in qualche modo «paesani»…

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