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Dal 1850

interpretiamo la storia, la politica, la cultura, la scienza, l’arte alla luce della fede cristiana proposta dal Magistero della Chiesa.

La rivista di cultura più antica d'Italia

La Civiltà Cattolica è la più antica rivista culturale italiana ancora in attività. È stata fondata a Napoli da un gruppo di gesuiti italiani e il primo numero è stato stampato il 6 aprile 1850, e così ha accompagnato la storia d’Italia dal suo nascere a oggi.

Scorrendo le annate della rivista si può ricomporre un panorama amplissimo delle vicende religiose e politiche italiane e internazionali, dalla sua fondazione a oggi.

L'idea

Ispiratore e primo direttore della rivista fu il padre Carlo Maria Curci, ma a volerla fu soprattutto papa Pio IX, in quel momento esule a Gaeta.

L’idea che spinse alla fondazione della rivista fu quella di difendere «la civiltà cattolica», come allora la si concepiva.

La nuova rivista, a cui collaboravano uomini di grande valore, come il padre Luigi Taparelli d’Azeglio (fratello di Massimo), il padre Antonio Bresciani, il padre Matteo Liberatore, ebbe subito un notevole successo.

Del primo fascicolo, stampato in 4.200 copie, si dovettero fare ben sette successive edizioni.

Dopo quattro anni la tiratura salì a 13.000 copie: numero notevole per l’epoca, tanto che il tipografo dovette acquistare in Inghilterra una «macchina celere» in sostituzione di quella per la stampa a mano.

Incontro tra fede e cultura

Oggi, come dalla sua fondazione, La Civiltà Cattolica intende leggere e interpretare la storia, la politica, la cultura, la scienza, l’arte alla luce della fede cristiana proposta dal Magistero della Chiesa.

In particolare, essa vuole attuare con pazienza e umiltà il dialogo tra fede cristiana e cultura contemporanea, così come richiesto dal Concilio Vaticano II.

Tutto questo conservando il suo peculiare rapporto, di «sintonia», con la Santa Sede, che fa parte della sua identità, e un particolare legame con il Pontefice. Papa Francesco l’ha definita una rivista «unica nel suo genere».

Gli articoli della rivista - fatta eccezione per le recensioni - sono firmati soltanto da gesuiti e vengono decisi e assegnati sin dalla fondazione seguendo il medesimo metodo redazionale.

La Civiltà Cattolica infatti è nata e resta come opera non di singoli autori, ma di un gruppo, una comunità di gesuiti, il «Collegio degli Scrittori»: tutti i redattori della rivista, insieme col direttore, che è designato dal Superiore Generale della Compagnia, col beneplacito della Santa Sede, sono corresponsabili in solidum di tutto ciò che si pubblica in essa.

Collegio degli Scrittori, corrispondenti e staff editoriale

Direttore:
NUNO DA SILVA GONÇALVES S.I.

Il Collegio degli Scrittori è composto da: Nuno da Silva Gonçalves S.I. (direttore); Giovanni Cucci S.I. (vicedirettore); Domenico Ronchitelli S.I. (caporedattore); Jean-Pierre Bodjoko S.I.; Diego Mattei S.I.; Giovanni Sale S.I.; Claudio Zonta S.I.

Sono scrittori emeriti della Rivista: Federico Lombardi S.I., Giancarlo Pani S.I.; Antonio Spadaro S.I.

Direttore responsabile: Giovanni Sale S.I.

Sono membri corrispondenti della rivista: Fernando de la Iglesia Viguiristi S.I. (Spagna), Joseph You Guo Jiang S.I. (Repubblica popolare cinese), Friedhelm Mennekes S.I. (Germania), David Neuhaus S.I. (Israele), Vladimir Pachkov S.I. (Federazione Russa), Marc Rastoin S.I. (Francia), Jean-Pierre Sonnet S.I. (Belgio), Paul Soukup S.I. (Usa), Marcel Uwineza S.I. (Rwanda), Benoît Vermander S.I. (Repubblica popolare cinese), Andrea Vicini S.I. (Usa).

General manager

Felice Di Basilio

Segretario di direzione

Simone Sereni