«L’inchino del gigante», di Christoph Ransmayr
«Di qualunque cosa parli nella sua storia e nella sua lingua, il narratore deve reinventare il mondo intero, ricrearlo un’altra volta da zero, e per farlo ha bisogno di poco: l’attenzione di lettori e ascoltatori, e il silenzio in cui prendere a parlare, a raccontare, a scrivere»[1]. Attenzione e silenzio sono i requisiti primi della…