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Nella sua intervista al nostro Direttore, Papa Francesco ha indicato in Pietro Favre (1506-46) la sua figura preferita di gesuita. Questi, originario della Savoia, fu il primo compagno di sant’Ignazio di Loyola e il primo sacerdote della Compagnia di Gesù: fu lui a introdurre nell’ambiente universitario Ignazio, il quale a sua volta lo formò con gli Esercizi spirituali. Uomo di carattere riservato e sensibile, dal cuore tenero e dallo spirito acuto, si vide implicato nelle controversie della Riforma: fu inviato dal Papa Paolo III in Germania per partecipare ai Colloqui di Worms e di Ratisbona con i protestanti. Come testimonia il suo Memoriale, era dotato di una particolare attenzione alle mozioni dello Spirito. In questo scritto si vuole presentare una visione della spiritualità e del cammino vitale del «pellegrino savoiardo». Pio IX lo dichiarò beato il 5 settembre 1872, ed è in corso il processo di canonizzazione.