L’invidia è un vizio strano, non mira ad alcun bene, eppure per essa si arriva a sacrificare ogni cosa. L’articolo ne presenta le caratteristiche peculiari e la sua potenzialità distruttiva, a livello psicologico, relazionale e sociale, confermando la sua caratteristica di vizio «antipatico», che smentisce le leggi della logica, anche quelle apparentemente ovvie dell’utilitarismo e dell’edonismo. L’invidia può essere contrastata soltanto da una visione della vita improntata alla beatitudine, dove si gioirà della gioia degli altri, non tanto della propria: per questo non ha senso invidiare ciò che di per sé già ci appartiene.
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L’INVIDIOSO, FIGLIO DI UN DIO MINORE
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