Il ruolo che il Papa e la Santa Sede ebbero nei mesi immediatamente successivi all’attentato di Sarajevo del 28 giugno 1914 è tuttora molto controverso in sede storica. Alcuni interpreti, a partire dalla fine del conflitto e basandosi su alcuni documenti erroneamente intesi, accusavano Pio X di aver incoraggiato l’Austria a intraprendere una guerra contro la Serbia per colpire la Russia e le sue ambizioni panslaviste, per cui pesava sulla Santa Sede parte della responsabilità di una cruentissima guerra. Tale posizione non è più sostenuta dagli storici, che invece rimproverano il Papa per essere intervenuto troppo tardi con un suo appello alla pace. Questa modalità di agire rientrava però nella prassi consolidata della Santa Sede in caso di guerre. Di fatto, un suo appello «preventivo» non sarebbe stato certamente accolto neppure dalle nazioni cattoliche.
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LA SANTA SEDE E L’INIZIO DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE
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