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Sin dall’inizio i cristiani non hanno avuto un atteggiamento negativo nei confronti del corpo, ma riconoscevano la bontà del mondo materiale in quanto creato da Dio e sostenevano che il corpo era costitutivo dell’essere umano. Questo era il pensiero dei Padri della Chiesa. San Tommaso poi, aprendosi alla cultura greca, vide che esisteva una relazione tra il gioco e i valori spirituali. La sua teoria influenzò gli umanisti e i primi gesuiti, che sottolinearono l’importanza del gioco nella formazione degli studenti. Anche oggi occorre riconoscere il valore del gioco e dello sport ed evitare di farli diventare mero strumento al fine di ottenere denaro e fama.