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Quest’anno ricorre il settantesimo anniversario dello sbarco alleato in Normandia, il memorabile D-Day del 6 giugno 1944; l’evento è stato celebrato, nei luoghi dove si svolse, con particolare enfasi e solennità. Esso infatti è stato decisivo per le sorti dell’Europa, sottoposta al dominio nazista e duramente provata da quasi 5 anni di guerra, che distrusse gran parte delle città e costò la vita anche a milioni di civili. Il 1944 fu però importante anche per le vicende italiane: il giorno precedente il D-Day, Roma fu liberata dall’occupante nazista, mentre la parte Nord della penisola era ancora impegnata in una dura guerra contro i nazi-fascisti. In qualche modo il 1944 può essere indicato come l’anno zero per il ristabilimento, seppure ancora parziale, della democrazia e della libertà nel nostro Paese. In questo articolo si ripercorrono, anche se limitatamente all’aspetto istituzionale, le tappe più significative che, a partire dal giugno del 1944 fino agli importanti impegni costituzionali del 1946, hanno posto le fondamenta per la costruzione di una «nuova Italia» democratica e repubblicana.